
"...Adriano Balutto è l'uomo che rincorre la velocità con la sua Lotus, perchè vivere è anche emozionare ed emozionarsi, restando sempre un po' bambini: è l'uomo che ama la natura, è l'uomo che prende sempre un altro aereo per un altro posto, perchè viaggiare è conoscere e conoscere è crescere. E' anche l'uomo che sa fermarsi, osservare e riflettere, perchè una mente acuta sta sempre in un occhio attento. E poi la vita è fatta anche di brevi pause, per assaporare piccoli piaceri e accarezzare i grandi progetti che ci aspettano domani."-
Alberto Paolo Gavasci, Creative Director of Interior Design, New York - (always in our heart)
Adriano Balutto, fondatore dello Studio Balutto, è nato a Udine, ma cresciuto a Manzano, cuore del Triangolo della Sedia, poi diventato Distretto. Inizia la sua attività quando quest'area vantava una produzione annua di oltre 50 milioni di sedie, quasi l'80% della produzione italiana, il 50% di quella europea e il 30% di quella mondiale.
In tale contesto, entrare in contatto con gli artigiani, i produttori, i seggiolai, sembra quasi una tappa obbligata per Adriano che, giovane, gira sempre con la matita in mano e gli occhi vigili, intento a riprodurre sulla carta stili, sedie, arredamenti..ma anche paesaggio, storia, ricordi ed emozioni.
Emerge la sua forte capacità di design che rivela un'inesauribile creatività, mista ad una profonda conoscenza della tecnica costruttiva e dei materiali.
La sedia Sigfrido del 1968 ideata mentre era a Rotterdam con un dirigente del Consorzio dei Seggiolai, (Conseg), è il primo best seller di Adriano: iniziano i grandi successi degli anni 60 e 70, insieme alle proposte per il soggiorno componibile Osaka della Ditta Florida ed una serie di mobili, collezione notte e giorno per Zanette e Mio Dino, grossi colossi dell'epoca.
"la mia filosofia professionale risponde alle esigenze della produzione e, sempre, alla logica industriale: il mobile non può ignorare le tendenze prevalenti del mercato"- ricorda Balutto. E con queste idee Balutto progetta per la Calligaris a fine anni 80. La prima sedia è una sedia smontabile, con sedili e schienali intercambiabili. Destinata al mercato internazionale e viene venduta e brevettata in una scatola di cartone con maniglia, come una valigetta. La collaborazione continua poi con diversi successi di mercato.
Seguono più di 10 Top Ten, premi per le sedute a design Balutto. Nel 97 al Salon del Mueble di Santiago del Cile, Adriano ottiene il primo premio in design per il migliore uso di pannelli mdf nella produzione di mobili. Nello stesso anno arrivo lo "Zlato Diplomo", Diploma Aureo alla Mostra del Mobile di Lubiana.
Una carriera in ascesa: per la Roberti Rattan negli anni 80 effettua ricerche e studi nelle Filippine e in Indonesia per sviluppare una collezione in giunco che contribuiranno allo sviluppo della produzione aziendale. Un vero "cittadino del mondo" che ha saputo conservare le sue radici nell'amato Friuli pur lavorando sempre anche con i mercati esteri soprattutto negli USA.
L'esplorazione dei materiali è ampia: dall'acciaio al vetro, dal rattan alla plastica, dalla ceramica alla pietra.
I settori di questa esplorazione di Adriano variano: dall'oggettistica, al bagno all'arredo urbano, all'interior design, al contract e all'outdoor, come diceva Ernesto Nathan Rogers, "per trasformare in poetico canto ogni rappresentazione formale dell'esistenza: dal cucchiaio alla città".